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Alcuni libri fanno parte di quella lista che uno dovrebbe aver semplicemente letto. È quasi un dovere morale, eppure a volte non troviamo né il coraggio, né la forza di leggerli. Ci blocchiamo prima di prenderli in mano. L'uomo senza qualità di Robert Musil fa parte di questa lista e di quei colossi della letteratura, ma quelli che sono riusciti a leggerlo sanno quanto sia illuminante e ricco. E se poi a leggerlo è uno dei più importanti fumettisti internazionali come Nicolas Mahler, allora l'incontro tra il capolavoro di Musil e la matita di Mahler crea una vera e propria opera d'arte.
Recensione
l fumettista viennese Nicolas Mahler invece ci ha provato con un’opera lievissima, elegante, colma di surreale ironia che esce da Edizioni Clichy.
Le parole di Musil sono diradate all’estremo, essiccate in radissime didascalie che si accompagnano a figurine allungate nelle protuberanze di nasi enormi, o ripiegate su se stesse come goffe tartarughe.
Protagonista assoluto è il Moosbrugger che siede in cella, viene interrogato, tradotto in altri carceri, sondato fino a capire che la «verità è una cosa senza fine». Mentre Ulrich, Agathe, o Bonadea, chissà dove sono, e chissà quel che fanno. Nel tratto essenziale di Mahler i personaggi musiliani, sovrastati dalle architetture, si trasfigurano in poche linee colorate di bianco, nero e verdino. Perché «sopravvalutiamo smodatamente il presente. Ma potrebbe benissimo essere diverso».
LA STAMPA
Uno dei migliori illustratori di lingua tedesca, Nicolas Mahler, si è inerpicato su per questa vetta della letteratura ricavandone una brillante riduzione a fumetti. La sua versione di "L'uomo senza qualità" dove le parole vengono ridotte all'essenziale, funziona egregiamente.
LA REPUBBLICA